Castel Roncolo - Il maniero illustrato
Dal 19 aprile 2000, dopo un profondo sonno quasi da "Bella Addormentata", Castel Roncolo è nuovamente accessibile al pubblico e restituito ai bolzanini, agli altoatesini ed a tutti i visitatori e visitatrici provenienti dall'Europa e dal resto del mondo. In concomitanza con questo evento è possibile visitare una mostra riguardante la storia e le tradizioni del castello. Castel
Roncolo, che con le sue mura si erge pittoresco su un lastrone di porfido
all'ingresso della Val Sarentino, è la rocca dei bolzanini. La fortezza originaria fu edificata nel 1237 ed era la residenza dei Signori di Vanga. Nel XIV secolo fu acquistata da Niklaus e Franz Vintler. Niklaus Vintler fece affrescare i palazzi esistenti e la casa d'Estate, prendendo spunto da svariate opere letterarie, tra le quali la più famosa è ancor oggi la tragica storia d'amore di "Tristano e Isotta". L'imperatore
Massimiliano I avviò all'inizio
del XVI secolo il restauro degli affreschi nella "Casa d'Estate. Nel 1893
l'imperatore Francesco Giuseppe donò il Castello restaurato alla città di
Bolzano. Accanto
alle vicende movimentate che caratterizzano la storia di Castel Roncolo, che
invitano i visitatori a restare all'interno delle sue mura,
la vera attrazione si trova al suo interno, nel Palazzo Occidentale e nella Casa
d'Estate, dove gli ambienti affrescati ospitano il più grande ciclo di pittura
profana del Medioevo. Questo
rende Castel Roncolo un maniero "illustrato", un castello di immagini
che sembra scaturire direttamente da una favola, particolarità questa che oltre
a dare emozione ai visitatori ed alle visitatrici di oggi ha soprattutto
estasiato i romantici .
Infatti
il gusto del Romanticismo ha fatto sì che Castel Roncolo sia stato il castello
più disegnato, dipinto e fotografato del XIX secolo diventando per questo
motivo "il maniero illustrato" per antonomasia. Qui,
in un gioco di luci e di ombre, il Medioevo si intreccia con il Rinascimento, il
Romanticismo e l'epoca contemporanea, e attraverso la consapevolezza di questo
passato può assurgere a simbolo inconfondibile anche per la storia di questo
Millennio che si sta concludendo. Risvegliandosi
dall'ultimo, profondo sonno il Castello incontra il futuro, promuovendo un
progetto di apertura al turismo e alla cultura cauto e rispettoso. L'attuale
comunicazione è segnata da telefono, Internet E-Mail, e ci si può aspettare
che quella futura collegherà le persone in tempi ancora più rapidi. Ma
le capacità di apprendimento dell'essere umano hanno limiti biologici; ognuno
ha bisogno del tempo che gli è necessario, deve poter arrivare. Le
strade per Castel Roncolo sono sentieri tranquilli che devono essere affrontati
passo per passo. Castel Roncolo non è adatto a visite veloci, ma è un viaggio verso la comprensione del
passato, un viaggio in un
mondo che è nuovo ed antico allo stesso tempo e che non può essere raggiunto in
nessun altro modo. Arrivare
a Castel Roncolo significa anche potersi rilassare, godere dello scenario unico
che questo luogo può offrire, creare un modello di turismo che favorisca
la percezione di un'esperienza intensa, tale da lasciare ricordi vividi e
memorie positive. Nella mostra che dura fino al 29 ottobre 2000 tutti i visitatori potranno vivere la storia del maniero illustrato prima di recarsi nella taverna del castello.
Il Curatore del progetto André Bechtold
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