Ci vado raramente all’Orto Botanico di Trastevere a Roma, ma ogni volta sembra la prima volta; è un luogo in continuo cambiamento, dovuto alla natura stessa, e ai lavori di manutenzione che vengono eseguiti ciclicamente. Un luogo in cui Roma diventa incontro, non solo della storia, ma anche delle specie di flora di tutto il mondo. Dalle serre della Regina Cristina di Svezia, al bellissimo giardino giapponese, alla misteriosa foresta di bambù, si viaggia per tutto il globo terrestre.
Una mostra magnifica, come da tempo non ne vedevo, “Mortali Immortali“, tesori del Sichuan nell’antica Cina, la mostra presenta reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) provenienti da importanti istituzioni cinesi. In un contesto come quello dei Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali. Poche città al mondo si possono permettere di allestire una mostra in un contesto storico ed architettonico, che è già mostra di per se.
Alcune volte il senso del viaggio, è un fatto puramente mentale, lo si può avere anche restando nella propria città. Una giornata al Parco della Caffarella, adiacente all’Appia Antica, immersi nella natura, è comunque un distacco rispetto alla frenetica vita urbana. Il senso del viaggio è il distacco mentale dalla quotidianità. Mi sono concentrato sui particolari che la natura sa offrire ad inizio primavera; bisogna essere necessariamente lenti ed osservare i minimi dettagli.
Finalmente pace, da una città caotica come Roma, arrivare in Umbria è come trapassare in paradiso in poche ore. Siamo presso Trevi immersi nella natura di questa bellissima regione; approfittiamo per fare due passi anche a Foligno e Spello. Ma è il Parco di Campello sul Clitunno che ha un potere rilassante fuori dal comune, ricorda la delicatezza dei giardini giapponesi, nonostante nelle vicinanze ci sia la strada, il mercatino dell’antiquariato, bar e ristoranti, c’è un confine metafisico che fa perdere la percezione dell’esterno.
Sono veramente lieto di pubblicare le fotografie scattate durante la manifestazione Archeofest 2019, il festival di Archeologia sperimentale ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Paleoes – eXperimentalTech ArcheoDrome, che giunge quest’anno alla sua sesta edizione, realizzata in collaborazione con il Museo delle Civiltà, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e l’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. Anche quest’anno l’evento sarà ospitato in due contesti d’eccezione: il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e il Museo delle Civiltà.
Un mare di tulipani a Roma, grazie all’iniziativa Roma Flowers Park, per un giorno mi è sembrato di stare in Olanda, in versione miniaturizzata, sono stati piantati tulipani di varie specie e colori, con possibilità di acquistare bulbi o direttamente un tulipano pronto per andare in vaso. I colori sono sgargianti, fissandoli rimani quasi ipnotizzato, per questo ho scelto un obiettivo molto luminoso; poter utilizzare al massimo il campo fuori fuoco per rendere un effetto pittorico.
Dopo cinque settimane di fermo obbligato per una frattura al piede, mi ritrovo con il mio fantastico gruppo fotografico, per una due giorni che ci porta in luoghi già visitati ma sempre carichi di emozioni; da Pescasseroli a Villetta Barrea, dove possiamo degustare i prodotti gastronomici del luogo presso il Ristorante “Il Transumante”. Scarpinata nei pressi di Barrea, cena al rifugio di Passo Godi. La domenica, sulla via del ritorno a Roma, tappa a Scanno, e via per le Gole del Sagittario con sosta presso l’Eremo di San Domenico.
Forca d’Acero è un valico appenninico posto tra la provincia di Frosinone e l’Aquila, un luogo incantato per via dello stupendo bosco che lo caratterizza; il tratto che va dal belvedere del borgo di Opi, fino al rifugio è da percorrere con tutta la calma possibile, specialmente in autunno. Essendo fine stagione e dato il forte vento delle ultime settimane, gli alberi sono spogli, ma trasmettono comunque senso di rinascita e di forza della natura.
Seconda volta a Lucca Comics & Games, devo dire che fotografare qui è una gioia, pur non essendo un vero appassionato dei temi della rassegna, trovo sempre innumerevoli spunti per le mie fotografie. Le persone che partecipano, di tutte le età, ti rimettono in pace con il mondo, trasmettono allegria e leggerezza, anche se travestiti da terribili zombie. Dal mio punto di vista, non sono particolarmente attratto dai costumi, pur bellissimi, mi interessa l’aspetto umano ed antropologico.
La Basilica di San Lorenzo fuori le mura (o San Lorenzo al Verano) è la chiesa adiacente all’entrata principale del Cimitero Verano a Roma, ospita la tomba di San Lorenzo, di vari papi e di Alcide de Gasperi. Le origini sono del IV secolo, ma numerose opere di modifica si sono succedute nei secoli successivi, in particolare nel 1200, per ordine di Papa Onorio III. Per me una delle chiese più belle di Roma, da ammirare con calma, troppo sono i particolari che potrebbero sfuggire.