Foto altare piramidale etrusco Bomarzo

Spiegare il luogo visitato ieri è alquanto complicato, nei pressi di Bomarzo, più precisamente La Tagliata delle Rocchette, si trova un manufatto che viene definito la Piramide degli Etruschi, si tratta di un altare che ricorda la forma piramidale destinato a riti religiosi, direttamente scolpito su un enorme masso di tufo staccatosi precedentemente.

Il tempo è quello che sognavamo, la nebbia rafforza ancora di più l’aura di mistero, il bosco presenta colorazioni più tipiche dell’autunno, il muschio è talmente fresco che sembra fluorescente, il percorso non è semplicissimo, specialmente con il fango e le foglie bagnate che rendono scivoloso il sentiero, occorrono scarpe da trekking invernali.

Prima di scendere all’altare si scoprono altri manufatti, in particolare una camera mortuaria, molto probabilmente a due piani, visti i fori e le scanalature nei muri interni, tipici delle travature in legno che si usano per poggiare un pavimento, si possono notare anche delle grotte chiaramente ricavate dall’uomo.

Dal momento che la conoscenza della civiltà degli Etruschi rimane in parte un mistero, ricostruire le origini dell’altare è veramente un’impresa, intanto la scoperta è molto recente, nel 1991. La struttura si presenta molto irregolare dal punto di vista geometrico, in ogni caso sono state scolpite delle gradinate che portano a due locali, uno dei quali con seduta ricavata dal tufo, l’altra invece vuota. I fori presenti accanto agli scalini fanno pensare alla presenza di corrimano in legno e pali per bracieri, le scalinate sono molto ripide e strette, un appoggio è pressoché obbligatorio.

Su un lato una canala scavata farebbe pensare a riti sacrificali dove il sangue veniva fatto defluire, però non esistono tracce del fatto che gli Etruschi facessero sacrifici. L’altra ipotesi è che la struttura sia antecedente agli Etruschi, in particolare si pensa alla Civiltà del Rinaldone, o Rinaldoniani, presenti tra il 1000 e l’800 a.C.. E’ ipotizzabile che gli Etruschi si siano fusi con i popoli già presenti in italia stabilendosi negli stessi luoghi di culto e più importanti dal punto di vista strategico. Vi lascio ora alla galleria fotografica, spero aumenti la voglia di visitare il luogo.

P.S.: all’inizio del sentiero troverete la lapide del cane Musetto, il padrone probabilmente lo portava spesso in zona a passeggiare.



Vincenzo Sagnotti © Tutti i diritti sono riservati.
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