Impressioni sulla Fuji X-T1
Alla fine ho ceduto alle lusinghe della Fuji X-T1, ho avuto modo di provarla ed è scattata una reazione a catena che mi ha portato a vendere tutto il mio corredo Nikon reflex full frame, dopo più di 20 anni di utilizzo, poi ho venduto la Fuji X-E2 ed acquistato la nuova. Tutto iniziò per gioco quasi un anno fa quando acquistai la Fuji X-E1, tenendomi la Nikon D700 per i viaggi importanti o per lavoro.
Ho compreso subito la potenzialità del sistema X Fujifilm, ma mancavano ancora le prestazioni in termini di velocità autofocus, in più mi trovai nella strana situazione per cui il formato JPG rendeva molto meglio del RAW, abituato alla notevole qualità del NEF Nikon ho dovuto modificare il mio modo di post produrre gli scatti.
Per farla breve adesso mi trovo ad utilizzare un solo corpo macchina Fuji X-T1 con i seguenti obiettivi:
XF18-55mmF2.8-4 R LM OIS
XF35mmF1.4 R
XF55-200mmF3.5-4.8 R LM OIS
La Fuji X-T mantiene il processore X-Trans™* CMOS II e il sensore d’immagine EXR Processor II, sempre APS-C da 16 megapixel, il sistema X dimostra la sua versatilità, Fujifilm mantiene inalterato il sistema ma è in grado di sviluppare diverse filosofie di corpo macchina, creando allo stesso tempo una omogeneità di sistema, consentendo al fotografo di scegliere il dispositivo migliore per le proprie esigenze.
Avendo sempre scattato con fotocamere reflex per me è stato naturale scegliere la Fuji X-T1, è stato veramente semplice accedere al design vintage avendo fotografato per anni con Nikon FE2 e Nikon F3, che avevano le ghiere nella stessa posizione e con i medesimi sistemi di setting degli ISO o della modalità scatto. La novità principale del design è che per la prima volta Fuji ha progettato un corpo macchina interamente tropicalizzato, le altre sono il mirino digitale da 2.360K dot OLED con copertura al 100%, la differenza con le precedenti fotocamere è evidente, la visione è più luminosa e si dimentica presto il mirino ottico.
Molto utile anche lo schermo posteriore da 3 pollici basculante, fotografare da terra adesso è un gioco da ragazzi visto che lo schermo si porta a 90° per cui si lavora come nelle fotocamere formato medio con il mirino a pozzetto. Per le foto in cui si richiede di alzare le braccia il monitor si pone a 45° rendendosi molto utile nei casi di fotografia tra la folla.
L’ergonomia è incredibile considerando le dimensioni simili alla X-E2, si ha il senso di grande compattezza, unico punto critico sono i pulsanti alla destra dello schermo troppo piccoli e con una corsa veramente breve, allenandosi un po’ comunque il problema si supera.
Aumentano anche i pulsanti funzione personalizzabili mentre la ghiera di compensazione esposizione adesso consente di regolare fino a 3 stop sopra e sotto, le ghiere di regolazione ISO e dei tempi hanno il pulsanti di blocco per evitare rotazioni accidentali, altra particolarità è la presenza nella confezione di un piccolo flash separato numero guida tra 8 e 11 in base agli ISO.
Non meno importante la Fuji X-T1 supporta le nuove schede SDHC UHS-II importanti per chi scatta a raffica o con tempi lunghi, il buffer di scrittura è comunque rapidissimo, la macchina è velocemente a disposizione del fotografo anche dopo numerose raffiche. Per quanto riguarda me, scatto normalmente in priorità di diaframmi con ISO automatici da 200 a 6400, raramente a raffica, il rumore anche se presente ad alti ISO è gradevole per cui raramente utilizzo software di riduzione che comunque tendono ad impastare la scena.
Per quanto riguarda le prestazioni in termini di velocità non ho dati tecnici, ma la mia impressione è che rispetto alla Fuji X-E2 la X-T1 è più reattiva in tutto dalla messa a fuoco alla scrittura del buffer di scatto, ho notato anche molti meno errori di messa a fuoco in condizioni di luce difficile, possiamo dire che manca veramente poco alle prestazioni delle reflex di fascia professionale.
La qualità immagine è praticamente la stessa della X-E2, il formato JPG è sempre sorprendente per quanto riguarda la nitidezza e la gamma cromatica, ho l’impressione che la X-T1 regga meglio le alte luci rispetto alle altre fotocamere della serie X. Io continuo ad utilizzare il software Nikon Capture NX2 con i filtri Nik Efex Pro, è una strana accoppiata ma funziona.
Per finire ho avuto anche la possibilità di provare l’APP per iPhone Fujifilm Camera Remote per gli scatti a distanza realizzati a Villa Canniclo in Cilento, l’interfaccia è molto elementare ma consente di modificare tutti i parametri, il punto di messa a fuoco basta indicarlo con il dito, sull’iPhone l’anteprima della foto è veramente ridotta, sicuramente l’applicazione da il meglio di sé su iPad.
Vi lascio alla variegata galleria fotografica, sono foto di ogni genere sulle quali sono intervenuto su curve, contrasto, nitidezza e qualche volta con gradienti e vignettature.
Vincenzo Sagnotti © Tutti i diritti sono riservati. Si vieta la copia, l’estrazione, il collegamento ed ogni altro uso, in qualsiasi forma, non espressamente autorizzato di ogni materiale ed informazione contenuta nelle pagine del sito.