Impressioni sul Fujinon XC 50-230mm f/4.5-6.7 OIS
Avendo subito il furto del Fujinon XF55-200mmF3.5-4.8 R LM OIS (numero seriale 38A03914), ho deciso per adesso di prendere il suo fratello minore, il Fujinon XC 50-230mm f/4.5-6.7 OIS, la sua focale equivalente corrisponde in formato 35mm ad un 76-350mm; la serie XC si differenzia principalmente per un uso maggiore di materiali plastici, compresa la baionetta di innesto, minore luminosità complessiva e la mancanza di ghiera dei diaframmi.
Mantiene comunque lo stabilizzatore ottico e le sette lamelle del diaframma, gli elementi sono 13 in 10 gruppi. Lo stabilizzatore di immagine non può essere disattivato e la ghiera dei diaframmi si controlla da quelle presenti sul corpo macchina.
Leggendo però alcune recensioni ho notato che dal punto di vista della qualità ottica Fujifilm non ha voluto rinunciare alla resa delle immagini, studiando i grafici MTF mi sono reso conto che rispetto al fratello maggiore la lente perde pochissimo in qualità; ho deciso quindi di acquistarlo ad un prezzo poco superiore i 200,00 Euro, incredibile fino a poco tempo fa. Sono andato a fare un po’ di scatti a Villa Torlonia a Roma per mettere alla prova la lente.
La prima cosa che salta all’occhio e alla mano sono le dimensioni ridotte e il peso piuma; montato sulla Fuji X-T1, quasi sembra di aver dimenticato di montare l’obiettivo, la maneggevolezza si trasforma in divertimento puro. Nella seguente galleria potete visualizzare diversi scatti, il primo quartetto alle focali 50-70-135-230mm, il secondo alle focali 50-100-135-230mm, intese in formato APS-C e quindi da moltiplicare per 1,5X per trasformarle in full frame 35mm.
La prima cosa che ho messo alla prova è l’autofocus, è sensibilmente più lento del 55-200, specialmente quando parte dalla posizione di riposo, alla massima focale e in situazioni di scarsa luce, chiaramente non è una lente da safari o da foto naturalistica, in ogni caso una volta catturato il piano di messa a fuoco, negli spostamenti e le correzioni minime si comporta molto bene; l’ho anche testato a fuoco continuo e devo dire che mi ha relativamente sorpreso. La sfocatura è gradevole, azzardo a dire che mi sembra più morbida del 55-200.
La nitidezza generale è buona, come sempre bisognerebbe limitare il diaframma a f/11 per avere buoni risultati; la vignettatura è veramente poco evidente ed eventualmente facilmente risolvibile con la maggiorparte dei software in commercio. Da 50mm a 70mm sembra dare i risultati migliori, meno incisivo sulla focale massima a 230mm. Allego le foto che ho scattato in maniera meno razionale, scatti casuali in base alle situazioni che mi trovavo davanti. Ho ritoccato gli scatti intervenendo principalmente su contrasto, alte luci, basse luci e nitidezza evitando di intervenire sul colore.
Per concludere, per chi non soffre di feticismo fotografico e non vuole spendere cifre elevate questo è un obiettivo assolutamente da non perdere, abbinato allo zoom standard delle Fuji in commercio permette di coprire un range di focali incredibili.
Vincenzo Sagnotti © Tutti i diritti sono riservati. Si vieta la copia, l’estrazione, il collegamento ed ogni altro uso, in qualsiasi forma, non espressamente autorizzato di ogni materiale ed informazione contenuta nelle pagine del sito.