Descrivere un luogo come Galleria Borghese è un’operazione troppo complessa, mi limiterò a condividere qualche scatto, consigliando vivamente di visitare questo magnifico luogo, che lascia emozioni inalterate nel tempo. Uno spazio relativamente piccolo con una densità di opere impressionante per valore e storia. Il link per informazioni, prenotazioni ed acquisti biglietti è il seguente: https://galleriaborghese.beniculturali.it/. Buona visione.
Uno dei luoghi più belli mai visti, al ritorno dalla Maremma, essendo pomeriggio presto allungo verso la Tuscia e si decide di andare a visitare Palazzo Farnese a Caprarola, per finire in bellezza la breve vacanza, pochissima gente, si può visitare con molta calma, l’edificio voluto dai Farnese è un capolavoro progettato da Alessandro Farnese il Vecchio supportato da Antonio da Sangallo il giovane, ideatore della rocca a forma pentagonale fortificata tra il XV ed il XVI secolo. Affidato successivamente al Vignola, è caratterizzato da stanze dipinte, da un cortile interno e un giardino rinascimentale, gli “Orti Farnesiani” visitabili alla fine del percorso.
La mostra su Canova a Palazzo Braschi era uno degli eventi più importanti nella Capitale, aldilà del livello artistico dello scultore veneto, la sola location di Palazzo Braschi con affaccio su Piazza Navona, rende il tutto un capolavoro. Ottimo l’allestimento e l’illuminazione sempre molto difficile quando si tratta di marmo o gessi. Bisogna dire che la gran parte delle opere esposte sono gessi, i marmi originali scolpiti dall’artista sono una minoranza. Da godersi le ultime sale con i bellissimi scatti di Mimmo Jodice delle statue originali in marmo.
E’ con immenso piacere che pubblico quest’articolo, vedere in diretta le incisioni e relative stampe di Luis Cutrone è emozionante, è arte allo stato puro, un ritorno alle origini per una delle forme espressive e di comunicazione più importante nella storia dell’uomo. C’è una magia speciale nel seguire le gestualità quasi rituali nel flusso di lavoro creativo, dall’incisione al passaggio del rullo fino a vedere visualizzato dal nulla una stampa che sorprende per i dettagli che sulla matrice sono quasi impercettibili.
Un post atipico, dedicato ad una mostra anch’essa atipica: The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, al museo Macro di Roma di Via Nizza, una rassegna che ripercorre la storia del gruppo attraverso una guida multimediale con cuffie che modificano l’audio in base alla posizione dell’allestimento. Tra strumenti musicali, oggetti appartenuti e video documentari che raccontano le vite dei componenti e di chi ha collaborato con loro.
La Basilica dei Santi Quattro Coronati è dedicata ai martiri Castorio, Sinfroniano, Claudio e Nicostrato; non ci sono documentazioni storiche precise, si narra che fossero quattro scalpellini che furono messi a morte durante il regno dell’imperatore Diocleziano, per essersi rifiutati di scolpire manufatti pagani, seconda ipotesi è quella di quattro militari, messi a morte perché cristiani. La basilica sorge tra San Giovanni ed il colle Celio, a due passi dal Colosseo.
Rimane, per me, uno dei luoghi più suggestivi, e forse meno conosciuti di Roma, dal momento che ogni volta che la visito il numero di turisti è veramente basso, considerando la posizione sul colle Celio e la vicinanza al Colosseo e San Clemente. La basilica risale al V secolo, fu edificata sulla struttura del Macellum Magnum Neroniano, cioè un antico mercato e mattatoio per carne e pesce costruito sotto l’imperatore Nerone. Probabilmente voluta da Papa Leone I fu dedicata al protomartire Santo Stefano.
Mi sono regalato per il mio compleanno un’uscita in solitaria in uno dei luoghi, che non so per quale motivo, dimenticavo sempre di visitare; provo un profondo pentimento per non averlo fatto prima, ma forse ogni cosa deve avvenire in un momento della vita opportuno. Il complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura a Roma, in Via Nomentana, riunisce opere architettoniche risalenti al tardo impero romano.