Cominciamo la serie di articoli post vacanza estiva trascorsa in Puglia tra il Gargano ed Otranto costeggiando la riviera adriatica. La spiaggia di Vignanotica è la prima tappa, solitamente scrivo articoli inerenti a paesi o città, ho deciso di inserire nel mio blog anche luoghi che hanno una forte identità e lasciano il segno frequentandoli.
Breve articolo dedicato ad una passeggiata presso l’Abbazia di Farfa, purtroppo abbiamo rinunciato alla visita guidata perchè avremmo dovuto attendere tre ore, fino alle 15.00, ora nella quale cominciano le visite pomeridiane.
Come già accennato in altri articoli sono sempre stato attratto da qualunque rito di stampo religioso. Ero in Puglia nel periodo della Processione della Madonna del Carmine a Mesagne.
Sono stato tante volte a Martina Franca, che considero la porta alla Valle d’Itria, è una cittadina importante di questa parte della Puglia, una volta arrivati alla vecchia città non bisogna fare altro che entrare e dopo aver visitato le piazze, le chiese ed i monumenti più importanti, perdersi per i numerosi e caratteristici vicoli che la caratterizzano.
Come spesso accade, ritornando verso casa, scegliamo una tappa intermedia, tocca a Monte Castello di Vibio, da una rivista turistica dedicata all’Umbria, ci incuriosisce la presenza in questo borgo del teatro più piccolo al mondo.
La visita all’Eremo delle Carceri ad Assisi mi era stata descritta, da chi l’aveva visitata qualche anno fa, come un luogo dove il silenzio è la regola e la meditazione la pace interiore, chiarendomi che all’interno sono gli stessi frati francescani che ammoniscono chiunque non rispetti le regole; dentro di me ho anche pensato che non sarei nemmeno riuscito a scattare fotografie.
Inizierei con finalmente, dopo numerosi tentativi sono riuscito a visitare Polignano a Mare, gioiello affacciato a strapiombo sulla costa barese dell’Adriatico, posizionato sulla roccia come se volesse prima o poi tuffarsi in mare; il borgo storico non è visibile fino a quando non ci si entra, nascosto dalla periferia moderna che, come accade spesso in Italia, è stata costruita in breve tempo dimenticando completamente la tradizione ed il senso estetico che caratterizza gli edifici popolari dei secoli scorsi.
Trovarsi a Cannalonga, pittoresco paese vicino a Vallo della Lucania, poco prima della fine della messa della Domenica delle Palme è stata un’intensa esperienza, il piccolo borgo si è animato dei suoi abitanti come fosse un teatro dove lo spettatore è nel fulcro della scena.