Nulla di nuovo, via Appia Antica a Roma, nel modo più tradizionale di rappresentarla, bianco e nero, inquadrature classiche, prendendo spunto dal passato. Ci tenevo a dedicare un articolo ad una delle strade più belle del mondo, in fondo ci sono cresciuto a due passi; glielo dovevo. Fortunatamente poche persone, in special modo ciclisti della domenica e turisti dai visi attoniti di fronte a tanta bellezza, nonostante sia rimasto poco delle ville e dei monumenti romani, la mente riesce a ricostruire un passato lontano, immaginando il luogo come poteva essere.
Prima o poi lo sapevo che sarei riuscito a mettere piede in uno dei più bei borghi d’Italia, Monteriggioni, pochi chilometri a nord di Siena, si distingue per l’intatta e geometrica cerchia di mura fortificate incastonata tra le colline tondeggianti tipiche della zona. Il castello fu costruito tra il 1214 ed il 1219 a scopo difensivo, la regolarità della forma è dettata semplicemente dalla morfologia della collina su cui poggia.
L’arrivo all’agriturismo presso Lucignano d’Arbia, in piena Val d’Orcia, è stato una folgorazione, posizione alta, paesaggio bellissimo a 360 gradi; normalmente non avrei pensato di dedicare un articolo, ma appena giunti verso tardo pomeriggio la luce ha cominciato a pennellare sulle morbide e setose colline circostanti, la sovrapposizione di elementi della natura senese diventa sempre più commovente con l’avvicinarsi del tramonto.
Un salto indietro nel tempo, un treno guidato da locomotiva a vapore da Siena ad Asciano e ritorno, il Treno Natura parte dalla stazione di Siena la mattina, percorre la Val d’Orcia e le Terre Cretesi fino alla sosta intermedia a Monte Antico, li avviene l’inversione di marcia con spostamento del vecchio locomotore da una testa all’altra del convoglio.
Destinazione Sermoneta, in provincia di Latina, non valutando che la primavera è al massimo del periodo e che è domenica, ci ritroviamo, forse per la prima volta nelle nostre uscite solitamente solitarie, un borgo invaso da turisti, locali aperti e come se non bastasse, ricorre la giornata della rievocazione storica dello sbarco degli alleati nel 1944 ad Anzio, che trasformò Sermoneta in un luogo strategico del fronte dopo lo sfondamento avvenuto a Cassino.
Dopo Stazzano Vecchio, ci dirigiamo verso un altro luogo magico, il Castello abbandonato di Castiglione, situato all’interno del parco dei Monti Lucretili, a 468 m.s.l.m., da dove è ben visibile Palombara Sabina, in origine doveva trattarsi di una villa romana, lo si evince dalla presenza di una cisterna, riutilizzata nella realizzazione del borgo medievale. Si presume che le sue origini siano datate tra l’870 ed il 920 d.C., la fortezza si è evoluta poi in due cinte di mura, risulta all’epoca la presenza di ben 17 torri.
Alla ricerca dei borghi e castelli abbandonati, un po’ per scelta, un po’ perché nel gruppo fotografico è entrato a far parte un simpatico drone che il mio amico Gianluca fa svolazzare sapientemente realizzando magnifici video da ammirare sul suo sito www.grafingegno.com. Stazzano Vecchio si trova tra Palombara Sabina e Moricone, in origine doveva trattarsi di una villa romana, sulle cui fondamenta si è evoluto un borgo fortificato di epoca medievale, i primi documenti risalgono al 1111, nella “Chartula Restitutionis” si riporta la riconsegna del feudo da parte del Comes di Palombara all’abate di San Giovanni in Argentella.
Scurcola Marsicana è un importante centro della valle del Fucino, in passato era posizionato sulla costa occidente del lago, poi bonificato nei secoli successivi per permettere di utilizzare la fertile pianura a scopo agricolo. In epoca preromana fu territorio del popolo degli Equi, prima di passare in mane romane. Le origini medievali risalgono al XI con la dominazione dei normanni, che eressero la prima rocca difensiva nel 1200, due secoli più tardi furono gli Orsini, in continua guerra con i Colonna a far costruire il castello così come lo vediamo attualmente. Altro gioiello del borgo è la chiesa barocca della SS. Trinità.