Il Santuario della Madonna dei Bisognosi è un autentico gioiello posto tra il confine tra Abruzzo e Lazio, più precisamente tra i borghi di Rocca di Botte e Pereto. Le sue origini sono antichissime, si parla del VI secolo d.C., stessa età della rarissima Madonna con bambino, scolpita in legno di olivo di origine spagnola, probabilmente Siviglia, tenuta all’interno della chiesetta del santuario.
L’articolo si lega a quello di alcuni anni fa, link, Rocca Calascio sei anni dopo, all’epoca era innevato, stavolta maggio fa esplodere la natura con tutte le tonalità di verde, questo è un luogo magico, sempre bellissimo a prescindere dalle stagioni, la rocca ha origini addirittura intorno all’anno mille, la chiesa di Santa Maria della Pietà fu costruita invece tra il XVI ed il XVII secolo.
L’articolo si lega a quello di alcuni anni fa, link, sono tornato a Calascio dopo 6 anni, esperienza sempre intensa, luogo magico anche il primo maggio, nonostante la folta presenza umana. Consiglio sempre di rendere la tappa di avvicinamento più lenta possibile e fermarsi nei punti panoramici da dove si può osservare la rocca di Calascio e Santo Stefano di Sessanio.
Da Roccantica ci dirigiamo verso Casperia, uno dei borghi più belli che abbia mai visto, lo definirei un luogo con notevole personalità, la cosa che subito colpisce è la magnifica osteria all’entrata del paese, piena di stranieri, anglosassoni e giapponesi in particolare, evidentemente si è creato un passaparola che ha trasformato il borgo in un piccolo paradiso.
Si torna nel Reatino, Roccantica è un bel borgo, chiaramente di origine medievale, fu protagonista delle controversie per la lotta al papato tra Benedetto X e Niccolò II che vi si rifugiò, assediato dalle truppe nemiche fu liberato da Roberto d’Altavilla, il futuro papa Niccolò II premiò 12 abitanti con la bolla papale, e concesse al borgo di non pagare tasse, questa situazione di grazia fiscale terminò nel 1870 con la caduta dello stato pontificio.
E finalmente arrivai all’antica città di Monterano, ci sono luoghi che sfioriamo di continuo ma qualche strano motivo non ci capitiamo mai. L’antica città di Monterano, è un luogo magico, dalle origini antichissime, che si sviluppò a partire dal VIII secolo con la costruzione del castello, divenuto poi il Palazzo Altieri su progetto del Bernini, quest’ultimo disegnò anche il Convento di San Bonaventura, costrutto da Mattia de Rossi. Bellissimi anche i resti dell’acquedotto rinascimentale.
La Caldara di Manziana è un parco dichiarato sito di importanza comunitaria dalla UE nel 2006, si tratta di una palude dove l’acqua ribolle a causa delle emissioni di anidride solforosa, chiaramente ciò accade nei terreni dove in origine risiedevano vulcani. Dal punto di vista puramente paesaggistico sembra un set di un film di fantascienza incapsulato nella vegetazione circostante.
Alcune volte per godere di posti incantevoli non c’è nemmeno bisogno di uscire dalla città, in questo caso Roma, mi riferisco ad Isola Farnese, un piccolo borgo adiacente alla Via Cassia, altezza La Storta-Giustiniana. Le sue origini risalgono alla fine del X secolo, divenuto possedimento della famiglia degli Orsini, fu acquistato dal cardinale Alessandro Farnese nel 1567, cambiando il nome al borgo.