Reggia di Caserta, c’è poco altro da dire descrivendo la bellissima giornata passata presso uno dei siti più belli del mondo; fu voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone, nella seconda metà del ‘700; lo scopo era quello di imitare la Reggia di Versailles, fu commissionato all’architetto Luigi Vanvitelli, che morì un’anno prima dell’inaugurazione lasciando al figlio Carlo l’onere di terminare l’opera.
Reggia di Caserta, c’è poco altro da dire descrivendo la bellissima giornata passata presso uno dei siti più belli del mondo; fu voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone, nella seconda metà del ‘700; lo scopo era quello di imitare la Reggia di Versailles, fu commissionato all’architetto Luigi Vanvitelli, che morì un’anno prima dell’inaugurazione lasciando al figlio Carlo l’onere di terminare l’opera. Ho deciso di dividere in due parti l’articolo per la quantità di foto selezionate.
Questo articolo si ricollega direttamente al precedente (link diretto), riprendendo il percorso da ciò che non avevo immortalato la volta scorsa, dalla Villa di Massenzio a Villa Capo di Bove, giornata splendida, la luce esalta e riporta in vita resti di secoli fa, è uno dei tratti dell’Appia Antica più intensi per reperti storici. Villa di Massenzio, Mausoleo di Cecilia Metella, Chiesa di San Nicola a capo di Bove e per finire Villa Capo di Bove.
Pochi chilometri dopo Sutri, troviamo Capranica, altro gioiello tra i paesi posti lungo la via Cassia; si estende lungo uno sperone di roccia come fosse una nave rimasta incagliata in un luogo dove il mare si è ritirato, superata la prima porta di entrata ci si deve solo incamminare sulla via principale ammirando i bei palazzi e chiese fino all’ultima casa che segna la prua del costone di roccia tufacea.
Ci sono luoghi che si adattano a climi autunnali, nuvolosi e nebbiosi; tra questi Sutri, bellissimo paese situato lungo la Cassia, forgiato dalla storia e dal passaggio di popoli antichi, tra i quali gli etruschi, maestri nel plasmare il tufo alle loro esigenze. Nonostante il cielo nuvoloso riusciamo ugualmente a godere della bellezza dei numerosi siti storici del luogo.
Dopo Corchiano mi attendevo un altro piccolo borgo, invece Gallese è un paese di media grandezza, sovrastato dal bellissimo Castello Ducale, opera difensiva medievale, trasformata in palazzo per volere di Papa Alessandro VI alla fine del XV secolo e successivamente rimodernato per volere della nobile famiglia degli Altemps su disegni del Vignola. E’ un piacere la tappa di avvicinamento al castello, che essendo privato può essere visitato solo dall’esterno, ne vale comunque la pena.
Corchiano è un minuscolo borgo raggiungibile facilmente da Roma uscendo a Magliano Sabina, di origine falisca, fu dominio della famiglia dei Farnese dal medioevo; tipico dei paesi nella Tuscia viterbese è la posizione su uno sperone di roccia tufacea a scopi difensivi. All’entrata si nota il resto di una torre difensiva, mentre molti edifici perimetrali hanno sfruttato le esistenti mura della fortezza. Il risultato è un piccolo gioiello, in particolare le piazzette che danno un senso di speciale accoglienza.
Tra i tanti borghi che negli anni abbiamo mancato c’è Civita Castellana, finalmente troviamo il tempo per fare due passi in questo paese posto su uno sperone di tufo, che ne determina la forma e l’importanza strategica che ne portò la costruzione del bellissimo Forte Sangallo, la fortezza voluta da Alessandro VI Borgia, progettata e costruita da Antonio da Sangallo il Vecchio e terminata dal suo omonimo nipote.